Il "sesto senso" calabro
"Ao', se vede che sei Calabrese, sei de coccio!" E' una delle tipiche espressioni che la maggior parte dei calabresi a Roma s'è sentito rivolgere almeno una volta nella vita insieme al relativo gesto del pugno che bussa sulla mano. Non conoscevo questo modo di dire prima che mi venisse rivolto personalmente nel periodo in cui ho vissuto nella Capitale. I romani lo usano quando si trovano di fronte una persona testarda e inizialmente l'avevo presa come cosa positiva. Tornando in Calabria dopo qualche anno, mi sono però reso conto che di positivo nella nostra testardaggine c'è ben poco. In noi non vi è infatti solo una sana ostinazione, un non arrendersi facilmente, ma anche una forte propensione ad affidarsi ad una sorta di sesto senso, il sesto senso calabro, che si manifesta più volte durante il giorno e tutti i giorni in tutti i calabresi. Possiamo avere di fronte un premio Nobel, Zichichi, o il vicino di casa, ma ogni sua affermazione, anche scientifica