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Visualizzazione dei post da dicembre, 2009

La "Malarazza"

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C'è un qualcosa che lega Calabria, Sicilia e Salento e son le comuni radici arabe e magnogreche. Per questo motivo è bene guardare anche alle culture non calabre per trovare risposte e riferimenti che calzano a pennello con le questioni che a noi appaiono come tipiche della nostra terra calabra. Oggi grazie a Internet le informazioni circolano più velocemente e in maniera più leggera rispetto al passato per cui anche senza avere profonde conoscenze di meridionalismo e grazie alla musica possiamo immergerci senza troppe difficoltà in atmosfere lontane che son però più vicine di quanto abbiam sempre pensato. In questi giorni una canzone popolare siciliana mi ha letteralmente affascinato. Si tratta di "Malarazza", un canto dell'800 riproposto da Modugno in passato e più recentemente da Roy Paci in chiave moderna. La Malarazza, è intuibile dal nome, è tutta la gente che vive sfruttando con cattiveria e cinismo la povera gente e gli indifesi. Di questa canzone esistono tre

Il mio primo Calabrian Tour (Prima Parte)

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Capire la Calabria e i calabresi è uno dei miei hobby preferiti. Nel tempo mi sono reso conto che in giro sono poche le persone che parlando di Calabria riescono a descriverla per bene coi suoi contrasti, controsensi, peculiarità e soprattutto pochi o forse nessuno è mai riuscito a descrivere con abbastanza precisione pregi e difetti e differenze di ogni zona di Calabria. Non è un lavoro semplice. Specie se pensiamo che anche nel raggio di qualche chilometro l'ambiente, l'architettura, la società civile può cambiare radicalmente. Questo perchè per secoli ogni paese di Calabria è rimasto isolato e molto pochi sono stati gli scambi intercomunali...e soprattutto, a maggior ragione..interprovinciali. Conosciamo poco i territori calabresi diversi dal nostro. Ed è un male. Perchè avremmo tanto da imparare e da insegnare. Confrontando le nostre vite con quelle degli altri calabresi. Capire dove abbiamo fatto bene noi, dove sbagliamo, dove hanno fatto bene loro, dove sbagliano. Per mig

I Presepi di Locri e l'occasione perduta

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Anche quest'anno è Natale già da inizio Novembre, nei negozi e ovviamente in televisione. Per strada solo in questi giorni luminarie vecchie e nuove iniziano a creare la magica atmosfera. Accade in tutta Italia e anche la Calabria non rimane indifferente. Però da Locrese, tra l'altro agnostico, penso che non sia più Natale a Locri da un bel po' di anni ovvero da quando improvvisamente s'è persa la breve, ma stupenda iniziativa dei "Presepi di quartiere". Parlo di circa 10 anni fa, quando per un paio d'anni, l'Amministrazione Comunale di Locri, insieme a vari comitati di quartiere aveva lanciato una specie di concorso sul presepe di quartiere più bello. Anche allora il Natale iniziava molto prima, ma per il semplice motivo che in ogni quartiere "storico" di Locri grandi e piccoli lavoravano, per tempo e non senza difficoltà, ma con grande gioia, a un bene comune: U PRESEPI! Ogni zona aveva un suo stile e in quasi tutte vi erano numerosi grupp

La Mafia è bianca

Chi dice che la Mafia sia solo una gran banda o mente o è incapace di capir la vicenda Magari si trattasse di gente ben armata capace un pò di tutto e poco acculturata Se fosse questo è certo che basterebbe poco e con lavoro esperto si fermerebbe il fuoco Purtroppo fare il mafioso è uno stile di vita che impone a chi sta intorno di aver ferme le dita Mafia è sopraffazione censura dei diritti che limita l'azione di poveri e di ricchi La si può favorire non bastano gli arresti con leggi permissive che van contro gli onesti C'è solo un modo buono per evitar che esista ed è una Legge chiara contro ogni opportunista

Poesia su popolo, Berlusconi, Mafie e Verità

Quando un popolo si sveglia non si può fermar la voglia di saper cosa nasconde chi ha regnato tra le ombre La pazienza della gente messa sempre a dura prova può scoppiare con un niente se non sente aria nuova Come chi tenta per gioco di bloccare il suo respiro stai sicur che dopo poco è già viola e fa un sospiro Non si può evitare quindi di lottar contro gli istinti e specie a quelli 'sì vitali non puoi poi tarpar le ali Dicon che la libertà sia un qualcosa di assodato c'è in Italia a volontà chi lo nega è un appestato Io però vedo che spesso c'è chi deve evitare di agire o di parlare se seren vuole campare C'è al Sud una strana usanza di abbassare un pò la voce anche nella propria stanza nominando gente atroce C'è poi chi non può pensare ad una propria attività perchè è lesto ad arrivare chi non vive d'onestà Guardo poi in televisione una sorta di emozione che purtroppo non è buona se chi parla un poco stona Non parliamo, non è il caso se per sbaglio metti il n