La "Malarazza"

C'è un qualcosa che lega Calabria, Sicilia e Salento e son le comuni radici arabe e magnogreche.

Per questo motivo è bene guardare anche alle culture non calabre per trovare risposte e riferimenti che calzano a pennello con le questioni che a noi appaiono come tipiche della nostra terra calabra.

Oggi grazie a Internet le informazioni circolano più velocemente e in maniera più leggera rispetto al passato per cui anche senza avere profonde conoscenze di meridionalismo e grazie alla musica possiamo immergerci senza troppe difficoltà in atmosfere lontane che son però più vicine di quanto abbiam sempre pensato.

In questi giorni una canzone popolare siciliana mi ha letteralmente affascinato.

Si tratta di "Malarazza", un canto dell'800 riproposto da Modugno in passato e più recentemente da Roy Paci in chiave moderna.

La Malarazza, è intuibile dal nome, è tutta la gente che vive sfruttando con cattiveria e cinismo la povera gente e gli indifesi.

Di questa canzone esistono tre versioni. La prima, più cruda, fu censurata dalla Chiesa perchè contro i suoi precetti e fu riproposta leggermente stravolta e distorta (attaccando gli ebrei) per evitare ulteriori censure.

Testo originale

Un servu, tempu fa, di chista piazza
cussì priàva a Cristu e nci dicìa:
"Signuri 'u me patruni mi strapazza,
mi tratta comu un cani pi la via,

tuttu mi pigghia cu la so' manazza
la vita dici chi è mancu la mia.
Si jeu mi lagnu cchiù peju m'amminazza
chi ferri mi castja a prigiunia.
Undì jò mo ti prejiu 'sta malarazza
distruggimmilla Tu, Cristu, pi mmia
distruggimmilla Tu, Cristu, pi mmia".

"E tu forsi chi hai ciunchi li vrazza,
oppuru ll'ha 'nchiovati com'a mmia?
Cu voli la giustizia si la fazza
non speri ch'autru la fazza pe ttia.

Si tu si omu e non si testa pazza
metti a profittu 'sta sintenzia mia.
Jò non sarrìa supra sta cruciazza
s'avissi fattu quantu dicu a ttia!"

E' il testo che preferisco, ma solo considerando l'autodifesa fisica a cui invita il Cristo non come violenza vera e propria, ma come un'autodifesa moderna all'insegna della rivendicazione dei diritti senza aspettare che arrivi qualcuno chissà quando e da chissà dove a salvarci. Per evitare che la Malarazza viva e prosperi grazie soprattutto alla nostra rassegnazione e al fatalismo.

A questo link storia e versioni
http://forum.fuoriditesta.it/testi-musicali/51156-domenico-modugno-malarazza.html

E qui il video da youtube della versione di Roy Paci



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