Post

Visualizzazione dei post da 2009

La "Malarazza"

Immagine
C'è un qualcosa che lega Calabria, Sicilia e Salento e son le comuni radici arabe e magnogreche. Per questo motivo è bene guardare anche alle culture non calabre per trovare risposte e riferimenti che calzano a pennello con le questioni che a noi appaiono come tipiche della nostra terra calabra. Oggi grazie a Internet le informazioni circolano più velocemente e in maniera più leggera rispetto al passato per cui anche senza avere profonde conoscenze di meridionalismo e grazie alla musica possiamo immergerci senza troppe difficoltà in atmosfere lontane che son però più vicine di quanto abbiam sempre pensato. In questi giorni una canzone popolare siciliana mi ha letteralmente affascinato. Si tratta di "Malarazza", un canto dell'800 riproposto da Modugno in passato e più recentemente da Roy Paci in chiave moderna. La Malarazza, è intuibile dal nome, è tutta la gente che vive sfruttando con cattiveria e cinismo la povera gente e gli indifesi. Di questa canzone esistono tre

Il mio primo Calabrian Tour (Prima Parte)

Immagine
Capire la Calabria e i calabresi è uno dei miei hobby preferiti. Nel tempo mi sono reso conto che in giro sono poche le persone che parlando di Calabria riescono a descriverla per bene coi suoi contrasti, controsensi, peculiarità e soprattutto pochi o forse nessuno è mai riuscito a descrivere con abbastanza precisione pregi e difetti e differenze di ogni zona di Calabria. Non è un lavoro semplice. Specie se pensiamo che anche nel raggio di qualche chilometro l'ambiente, l'architettura, la società civile può cambiare radicalmente. Questo perchè per secoli ogni paese di Calabria è rimasto isolato e molto pochi sono stati gli scambi intercomunali...e soprattutto, a maggior ragione..interprovinciali. Conosciamo poco i territori calabresi diversi dal nostro. Ed è un male. Perchè avremmo tanto da imparare e da insegnare. Confrontando le nostre vite con quelle degli altri calabresi. Capire dove abbiamo fatto bene noi, dove sbagliamo, dove hanno fatto bene loro, dove sbagliano. Per mig

I Presepi di Locri e l'occasione perduta

Immagine
Anche quest'anno è Natale già da inizio Novembre, nei negozi e ovviamente in televisione. Per strada solo in questi giorni luminarie vecchie e nuove iniziano a creare la magica atmosfera. Accade in tutta Italia e anche la Calabria non rimane indifferente. Però da Locrese, tra l'altro agnostico, penso che non sia più Natale a Locri da un bel po' di anni ovvero da quando improvvisamente s'è persa la breve, ma stupenda iniziativa dei "Presepi di quartiere". Parlo di circa 10 anni fa, quando per un paio d'anni, l'Amministrazione Comunale di Locri, insieme a vari comitati di quartiere aveva lanciato una specie di concorso sul presepe di quartiere più bello. Anche allora il Natale iniziava molto prima, ma per il semplice motivo che in ogni quartiere "storico" di Locri grandi e piccoli lavoravano, per tempo e non senza difficoltà, ma con grande gioia, a un bene comune: U PRESEPI! Ogni zona aveva un suo stile e in quasi tutte vi erano numerosi grupp

La Mafia è bianca

Chi dice che la Mafia sia solo una gran banda o mente o è incapace di capir la vicenda Magari si trattasse di gente ben armata capace un pò di tutto e poco acculturata Se fosse questo è certo che basterebbe poco e con lavoro esperto si fermerebbe il fuoco Purtroppo fare il mafioso è uno stile di vita che impone a chi sta intorno di aver ferme le dita Mafia è sopraffazione censura dei diritti che limita l'azione di poveri e di ricchi La si può favorire non bastano gli arresti con leggi permissive che van contro gli onesti C'è solo un modo buono per evitar che esista ed è una Legge chiara contro ogni opportunista

Poesia su popolo, Berlusconi, Mafie e Verità

Quando un popolo si sveglia non si può fermar la voglia di saper cosa nasconde chi ha regnato tra le ombre La pazienza della gente messa sempre a dura prova può scoppiare con un niente se non sente aria nuova Come chi tenta per gioco di bloccare il suo respiro stai sicur che dopo poco è già viola e fa un sospiro Non si può evitare quindi di lottar contro gli istinti e specie a quelli 'sì vitali non puoi poi tarpar le ali Dicon che la libertà sia un qualcosa di assodato c'è in Italia a volontà chi lo nega è un appestato Io però vedo che spesso c'è chi deve evitare di agire o di parlare se seren vuole campare C'è al Sud una strana usanza di abbassare un pò la voce anche nella propria stanza nominando gente atroce C'è poi chi non può pensare ad una propria attività perchè è lesto ad arrivare chi non vive d'onestà Guardo poi in televisione una sorta di emozione che purtroppo non è buona se chi parla un poco stona Non parliamo, non è il caso se per sbaglio metti il n

Replica a Pier Luigi Celli, non è giusto fuggire dall'Italia

Immagine
In risposta al Direttore Generale della LUISS che invitava, dalle colonne di R epubblica , suo figlio a fuggire all'estero dopo la laurea ho prontamente scritto a lui e a Repubblica questa mia replica. Gentile Direttore Generale,ho appena letto, da poco sveglio, la lettera a Suo figlio inviata a Repubblica. Da studente Luiss ho imparato a conoscerLa durante gli incontri organizzati dall'Università e devo dire che sono rimasto sconcertato dal leggere quelle righe. Non perchè non riportassero un'amara realtà. Non perchè non mi rendessi conto di quanto fosse terribilmente vero ciò che siamo diventati, come società, come Italia. Ma rimango sconcertato per l'invito a prendere atto di questa situazione e di conseguenza l'invito a lasciare l'Italia. Chi scrive ha sempre rimproverato a suo padre ciò che lei autonomamente si attribuisce. Sono fermamente convinto che l'Italia di oggi sia purtroppo frutto dei comportamenti di ieri. Ma è proprio per questo che da anni,

Il federalismo solo a parole: il caso Misaggi alla Regione Calabria

Immagine
E' di questi giorni la notizia che il medico della defunta mamma di Berlusconi è stato investito dal Premier in persona come candidato a Governatore della Regione Calabria. Il Dott. Bernardo Misaggi è uno stimato professionista calabrese (originario di Roccella Jonica) che da molti anni vive e lavora in Lombardia ed è un berlusconiano della prima ora. Già candidato in Lombardia anche per il sindaco Moratti,nonchè grande luminare nel campo dell'ortopedia, è stato il medico che ha operato al femore, prima che morisse, la Sig.ra Rosa Una persona quindi di quelle che danno lustro alla Calabria e sinceramente non ho nulla da ridire sulla persona. Contesto però il metodo con cui però è stato designato a probabile candidato del PDL in Calabria. Pur avendo fatto del federalismo e della libertà uno dei cavalli di battaglia del suo partito ancora una volta, così come in Abruzzo e in Sardegna, vengono scelti persone a lui molto vicine. In quel caso praticamente suoi dipendenti, in quanto

Una Calabria per ogni stagione

Immagine
Mi piace pensare alla Calabria come un'unica grande città. E' una deformazione dovuta al mio incessante guardare alle tante opportunità che offre sparse qua e là. Scriverò in seguito qualcosa di piu' approfondito a riguardo ovvero al poterle cogliere quasi in tempo reale. Per il momento mi limito ad una riflessione "stagionale", cioè come dice il titolo di questo post, a una Calabria per ogni stagione. Sulla base dell'esperienza vissuta l'anno scorso tra Reggio, Locri e Cosenza posso senza dubbio dire che un anno calabro ideale, quello piu' ricco di soddisfazioni, andrebbe vissuto, potendo, nel seguente modo: Da Settembre a Marzo a Cosenza-Rende: è l'hinterland piu' vivo durante l'inverno, è ovvio c'è l'Università, e migliaia di giovani la affollano e la animano. Appuntamenti culturali, concerti, feste e tanta dinamicità che si avverte a pelle la rendono il posto ideale per "svernare". Al tempo stesso il clima e la posizio

Come nasce CalabroItaliano

Immagine
Giro la Calabria da piu' di 2̶0̶ 30 (EDIT 2021 😜) anni. Ricordo ancora il mio primo viaggio a Reggio in treno in prima o seconda elementare. Andavo qua e là da un finestrino all'altro per vedere il paesaggio e le case lungo la ferrovia. Con gli anni realizzai che quello che si vedeva dalla ferrovia era completamente diverso da quello che invece si vedeva lungo la strada. Ad esempio tante case che dalla strada sembravano perfette nascondevano un lato quasi inguardabile dalla parte della ferrovia. Forse da ciò ho capito che bisogna sempre guardare dietro alle cose per capirne un pò di piu'. Da piu' di 20 anni, dicevo, giro la Calabria. Per studio, per lavoro, per sport, per amore, per diletto o anche senza motivo. Ho iniziato dalla Locride, seguendo mio padre e spesso mia zia. Poi Reggio...Catanzaro... Un giorno Cosenza, un mondo a parte, inaspettato. Vibo e Crotone due perle solo sfiorate, ma che hanno contribuito a dare forma al mio sogno calabro. Per anni ho

Reggio - Cosenza via Dakar..."non" sogno di una notte di inizio Estate...

Immagine
Può capitare di restare a lavorare in ufficio fino a tardi... Guarda caso proprio la sera che per comodità avevi lasciato a casa..piu' o meno la macchina... E ritrovarsi così sul treno notturno per Roma per tornare a Cosenza da Reggio.. Non ho mai avuto paura a viaggiare di notte anche perchè solitamente sono io che spavento chi per caso entra nello scompartimento con buone o cattive intenzioni...barbazza...occhi aperti anche nel sonno...e strani versi se svegliato improvvisamente sono un buon deterrente contro gli scocciatori... :) Credo che ancora stia correndo un povero marocchino a cui riservai un sonoro OUUUUUUU per il semplice fatto di avere aperto lo scompartimento su un Roma-Siracusa dove dormivo beatamente cullato da scambi e rotaie... ...ma può darsi anche che fosse lo stesso che successivamente si avvicinò timidamente quando ormai ero sveglio e pacifico. Mi offrì un panino e io per scherzo gli dissi che l'avrei accettato solo se al prosciutto...e da lì un surreale di

A 'ggenti chi non sapi (La gente che non sa)

(..sulla Locride e sui pregiudizi su di essa) A' ggenti chi non sapi veni 'nta terra nostra penzandu ca ccà nui non 'ndavi mancu a Posta E' ggenti benpensanti e sparti acculturata però 'nta testa loru ccà è terra desolata E fussi u era sulu a' 'ggenti i ll'alta Italia ma puru a Condofuri si sparanu 'sta caglia Per non parlari i chilli cchiu' supa i' Lamezia ca ennu comu a nui e si penzanu i' Venezia Ma mò non volarrìa u passu pe' razzista mi sduna sulu quandu cu parla è terrorista. Pecchì fannu ca sannu e poi non sannu nenti e armati d'a parola vannu schiantandu a' ggenti Ma ognunu i nui a' sapi qual esti a' verità ca ccà nesci tranquillu puru 'nta scurità Non 'ncennu poi 'nte strati i' Samu a Punta Stilu persuni ddisperati si non pe' rrobba i pilu Cu u mari e a' cultura ca ccà non mancau mai senza li testi storti ccà nullu 'ndavìa guai Pecchì è giustu u si dici ca accantu a milli vuci è ver

Una speranza per Locri...

Vi rendo partecipi di una riflessione che parte da lontano ma che stasera ho messo giu' in una conversazione msn... AntoGno scrive: Locri ha sempre avuto un grosso problema....è troppo giovane...e fino alle nostre generazioni è stata abitata perlopiu' da gente che c'è arrivata da grande o da quasi giovane....da tutte le parti.. AntoGno scrive: questo ha portato a una diffidenza verso il prossimo legittima....non ti conosco...non so nulal del tuo passato e della tua famiglia... AntoGno scrive: e a vedersi ognuno le cose sue... AntoGno scrive: la mancanza di spazi e occasioni d'aggregazione ha impedito che ci si conoscesse... AntoGno scrive: e che si facessero molte cose insieme... AntoGno scrive: eppure locri è piena di gente dall'animo buono e speciale... AntoGno scrive: che però non si conosce ancora... AntoGno scrive: qualcosa sta cambiando tra le nuove generazioni...tra le prime ad essere nate e cresciute a locri....con famiglie che

QUEL CHE A NAPULE HO CAPITO...

Immagine
Consiglio a tutti un periodo a Napule. Un weekend, un mese, anche più. Non importa quanto, l'importante è come. In tempi di scorie, spazzatura e camorra impazzita è sempre piu' difficile capire se intravedesse un doppio senso, non solo positivo, chi per disse primo "Vedi Napoli e poi muori!". L'ho vista più volte Napule e sono ancora qui. E addirittura da Napoli son tornato più vivo che mai. Non ti lascia indifferente Napoli. E se provi emozioni di sicuro morto non sei. Che sia rabbia per lo schifo che a vari livelli noti in giro o gioia e stupore per la positività dell'atmosfera napoletana tutto è emozione. Ed è proprio anche e soprattutto grazie a Napoli che un calabroitaliano come me ha capito tante cose. Sulla Calabria, sull'Italia, su di noi. M'è bastato passeggiare e osservare...notare i forti contrasti tra le lussuose vie principali e i vicoli degradati (i Quartieri Spagnoli) che le tagliano come le spine di una lisca di pesce. E pensare. Pensar