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Si riparte, 10 anni dopo! Raccontare per la restanza...

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È il primo post dopo 10 anni, qui sul blog. Si riparte, anche se su FB e dal vivo il viaggio non si è mai fermato. Nel frattempo successo di tutto, a me, al mondo, a tutti noi. E io ho continuato a conoscere e a vivere altre Italie e Calabrie conosciute purtroppo perlopiù solo a chi lì ci abita. Certo, da qualche anno ormai, tra i continui #nonveniteincalabria e pagine social promozionali, non c'è angolo di cui non si abbia notizia, ma credo che ci sia ancora bisogno di una narrazione calabra più casuale e spontanea. Più intima ed improvvisata. Quasi come un inaspettato racconto di sé a cuore aperto con un compagno di viaggio capitato accanto o di fronte nei nostri ancora lunghi viaggi in treno (in aereo e sui pullman è quasi impossibile) per andare o ritornare. Col sogno dichiarato o meno (anche a sé stessi) di rimanere.  Ecco, racconto per rimanere e per vivere il resto del mondo come esperienza e non come destino ineluttabile.  E racconto a me stesso e a chi vorrà continuare o i

I Professionisti...del poi passo!

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“Per colpa di qualcuno, credito a nessuno!” E' uno dei cartelli più diffusi negli esercizi commerciali ed è soprattutto il pensiero di tutti gli altri, artigiani e lavoratori autonomi. Cartello e pensiero comune, ma purtroppo poco rispettato nella pratica. Mi sono sempre chiesto chi fosse quel “qualcuno” con la colpa di non saldare i debiti. Debito che per me è sinonimo di ansia tant'è che anche per 10 centesimi sono capace di andare e tornare indietro dalla macchina o da casa per saldare. Ho pensato a qualcuno in difficoltà, a qualcuno che magari, nel caso di inezie, si scorda del debituccio. Sono rimasto però letteralmente scioccato quando invece ho scoperto chi è la tipologia più ricorrente di “qualcuno”: il libero professionista. Poco importa quando sia stimato e affermato, poco importa quanto lavori o meno. L'insospettabile qualcuno è proprio lui. Paradossalmente l'economia calabrese è paralizzata sia dalle pubbliche amministrazioni che pagano dopo anni, ma anche

Call center chiama, elettore risponde

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“ ..e non capisco con quale causale, ogni città ci fanno un ospedale.. ”. Una volta erano gli ospedali. Uno in ogni città o quasi. Profazio nella sua canzone “Qua si campa d'aria” faceva finta di non capire. Di non capire perché al Sud proliferassero tutta una serie di strutture e infrastrutture di per sé utili, ma non se presenti ovunque e in modo spropositato. Era una ovviamente una provocazione da cantastorie d'altri tempi, ma ancora attualissima. Gli ospedali, così come quasi tutte le strutture pubbliche, erano e sono centri di potere e/o bacini elettorali. “Tu mi voti? Ti trovo un posto di lavoro. Tu non mi voti? Vafan...tu e tutta la tua generazione!” (cit. La Qualunque Feat politici locali). Addirittura molti in passato sono stati costretti a pagare vere e proprie cambiali finanziarie al politico di turno, oltre ovviamente al voto di scambio a vita, in cambio dell'assunzione pubblica. Concorsi? Si, ma in associazione a delinquere e mafiosa! E' questo giochetto

Coincidenze di Calabria

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coincidenza n f coincidenza 1 combinazione caso casualità concomitanza occasionale In questi giorni mi è capitato di pensare ad alcune coincidenze di Calabria. Ho iniziato guardandomi in giro, per strada, nella mia città. Da anni non si vedevano cumuli di spazzatura in giro, ma da qualche giorno questi fanno grande e bella mostra INTORNO a molti cassonetti cittadini. Intorno, perché quest’ultimi dentro sono VUOTI. Guarda caso in queste settimane si è molto parlato di una nuova discarica PRIVATA alle spalle della città tralasciando quello che potrebbe conseguire a livello di infiltrazioni nelle vitali falde acquifere che servono l’area urbana. Tale discarica non è d’emergenza, ma la sua realizzazione è stata suggerita da privati, quasi come un investimento, in tempi non sospetti. Tralascio le molte incongruenze e stranezze sui tempi e modalità di pre-approvazione che hanno riguardato il Comune e la mancata pubblicità alla cittadinanza dei consigli comunali dove si dibatteva l’im

Artigianato in...Furie! Ikea, Calabria e Calabroitaliano alla Fiera di Milano

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La Fiera di Milano è il fiore all’occhiello del sistema economico e sociale dell’Italia. Non è un evento, ma una serie di eventi legati a un luogo deputato agli incontri e agli scambi. Economici e sociali. E’ da parecchi anni che ne sono affascinato, da quando nella mia collezione di francobolli da bambino, entrò a farne parte una serie, degli anni ’70, dedicata proprio alla Fiera. Non c’era Internet e per documentarmi, come quasi tutti i bambini chiesi a mio padre informazioni su questa manifestazione. Anche il suo racconto fu affascinante quanto quei francobolli e da allora non ho smesso in fondo di sognarla, di avere il desiderio di andare a visitarla. Dopo tanti anni fortuna ha voluto che per lavoro e con spirito calabroitaliano quest’anno il sogno si sia realizzato. Rispetto agli anni ’70 è cambiata la struttura, adesso non più a Milano, ma è più grande e precisamente a Rho nell’hinterland milanese. E sono ovviamente aumentate e diversificate le tipologie di fiere durante l’

Il Braveheart di Calabria e il popolo tradito: colpo di grazia al trasporto pubblico nella fascia jonica

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Oggi 12 Dicembre, muore il trasporto ferroviario in Calabria. E questa volta è chiaro a tutti di chi è la responsabilità. Non è possibile qualunquisticamente dire “ce l’hanno cacciato”. No. Chi ha materialmente deciso è stato un gruppo di quattro persone: Fausto Orsomarso da Cosenza, Giuseppe Scopelliti da Reggio di Calabria, Altero Matteoli da Livorno, Silvio Berlusconi di Milano, ma pendolare residente ad Arcore. Il primo si è autodefinito il Braveheart di Calabria, il cuore impavido paladino della libertà del proprio popolo. Il secondo, nonostante decenni di politica attiva si è proposto come essenza del cambiamento alla guida della Regione. Gli ultimi due, meno enfaticamente, rappresentano il sedicente Governo del fare e sempre a loro dire sarebbero artefici del vero miracolo italiano. Intanto da oggi l’intera fascia ionica perde dopo almeno trent’anni il collegamento notturno con Roma. Un pullman privato, ma pagato dalle ferrovie, consentirà in modo agevole di raggiungere la jonic

Sogni, repressioni..e psicofarmaci

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Sotto l’ombrellone non si parla d’attualità se non per il minimo indispensabile. Si, è vero, può capitare di imbattersi in accese discussioni di natura geopolitica, ma niente che vada oltre un leggero scambio d’opinioni. I politici lo sanno e proprio tra luglio e agosto la storia parlamentare d’Italia è zeppa di decreti e leggi di poco nobile contenuto. E’ estate anche per me e quindi da buon italiano preferisco, consapevole di aver torto, non parlare d’attualità, ma di osservazioni e riflessioni che credo siano patrimonio comune di noi tutti. Agosto è il mese in cui TUTTI tornano. E tra sdraio e lettini mille accenti calabroitaliani. C’è il calabrese di Roma, quello di Torino, quello lombardo veneto e ovviamente quello che arriva dall’estero. E in questo vortice di dialetti tante storie di vita ed episodi che volano in riva al mare. Storie di persone che hanno lasciato la Calabria, ma che almeno per qualche motivo tornano ogni estate. C’è il vero nostalgico che già solo con gli occhi