Reggio - Cosenza via Dakar..."non" sogno di una notte di inizio Estate...

Può capitare di restare a lavorare in ufficio fino a tardi...
Guarda caso proprio la sera che per comodità avevi lasciato a casa..piu' o meno la macchina...
E ritrovarsi così sul treno notturno per Roma per tornare a Cosenza da Reggio..

Non ho mai avuto paura a viaggiare di notte anche perchè solitamente sono io che spavento chi per caso entra nello scompartimento con buone o cattive intenzioni...barbazza...occhi aperti anche nel sonno...e strani versi se svegliato improvvisamente sono un buon deterrente contro gli scocciatori... :)

Credo che ancora stia correndo un povero marocchino a cui riservai un sonoro OUUUUUUU per il semplice fatto di avere aperto lo scompartimento su un Roma-Siracusa dove dormivo beatamente cullato da scambi e rotaie...

...ma può darsi anche che fosse lo stesso che successivamente si avvicinò timidamente quando ormai ero sveglio e pacifico. Mi offrì un panino e io per scherzo gli dissi che l'avrei accettato solo se al prosciutto...e da lì un surreale discorso sul perchè niente maiale ai musulmani..

...potrei raccontarne centinaia di personaggi conosciuti sui treni...ma ora preferisco soffermarmi sulla storia del viaggio tra reggio e cosenza di cui parlavo ad inizio nota.

Ero già in posizione da notte...fino a Lamezia dove avevo parcheggiato la bonanima della mia Punto avrei potuto farmi un paio d'ore di sonno..quando a un certo punto un gruppo di chiassosi, ma tutto sommato simpatici nigeriani sale sul mio vagone in cerca di posto...ovviamente scartando il mio scompartimento non so se per paura o per stare per i fatti loro...fatto sta che l'ultimo di loro rimane fregato..e deve per forza entrare da me.

Senza scompormi nè scomodarmi lo guardo aprendo un solo occhio...
Deve aver notato la mia tranquillità e forse l'avrà pure apprezzata...tant'è che a un certo punto dal suo enorme bagaglio tira fuori un panino e me lo offre. Perchè tutti sul treno cercano di offrirmi panini?? Non penso perchè me li mangio con gli occhi..anche perchè quella sera avevo ovviamente svaligiato una rosticceria poco prima.

Ma non è il panino che avvia il dialogo come per l'altro episodio. Son passati alcuni mesi e mi pare che il tutto prese il via parlando di biglietto ferroviario.

Dove vai? Cosa Fai? Da quanto tempo sei in Italia? Di dove sei?
Domande e risposte reciproche...in perfetto italiano lui...in assonnato italiese io (italo-calabrese)..

Complimenti...parli bene in Italiano..da quant'è che sei qui? azz..10 anni? e di dove sei? Senegal? Dakar? Ti manca?

Certo che gli manca...però a Reggio tutto sommato sta bene e non si lamenta e passando per tropea dice belle spiagge qui...anche locri e siderno..belle...ma non penso le abbia visitate da turista...

Già da quasi un'ora parliamo del piu' e del meno...ora ricordo da cosa è iniziato tutto...
Arrivati a Villa S.Giovanni il treno si ferma piu' del previsto per una protesta di altri passeggeri di altri treni..e a noi si accosta un vagone letto con dentro due ragazze africane bellissime...alle prese con due controllori che ovviamente cercano di fare i simpatici...una scena classica..."spiata" dal vetro...divertente e triste al tempo stesso...ai miei occhi...il mio compagno di viaggio invece è chiaramente distratto e preso dalle due ragazze...e solo una cosa rompe l'incantesimo...un mio EHIII SEI SPOSATO!!! (me l'aveva appena detto)...lui all'inizio mi guarda incredulo..non capiva cosa volessi dire..ma dopo 5 secondi ripete ciò che ho detto e inizia a ridere di cuore... è uno spettacolo vedere ridere di gusto un africano...eheheehhe rido anche io...tutto il mondo è paese..

E da lì parte un discorso sulle donne...sull'amore...che muove il mondo...che è al centro di tutto...e naturalmente il discorso si sposta sulla religione...con l'islam che non è ciò che viene dipinto...ma è amore. E sono le persone che hanno interesse alla guerra a far credere che l'islam è violenza e sottomissione. O interpretazioni radicali che non vengono condivise dalla maggioranza degli islamici. Come lui. Neanche la piu' convinta delle femministe avrebbe poi intrapreso un elogio così partecipato e convinto sulla donna. Chissà se stava pensando alle due ragazze dell'altro treno o piu' probabilmente a sua moglie, la donna della sua vita? O chissà...a sua mamma che molto probabilmente era ancora lì a Dakar...

Mi parla di Dakar...città dinamica...città ricca di intelligenze e voglia di lavorare.
Mi parla di economia senegalese...di politica...non si sta male in Senegal a suo dire...si va via per migliori opportunità, ma non si scappa.

E parlando di donna e di amore...inizia a perdersi con lo sguardo verso l'alto...come a fantasticare...dicendo che la donna va corteggiata...non infastidita...e lì gli faccio notare come a volte capiti che la donna sia infastidita proprio dai suoi connazionali e "colleghi" al mercato...
Ma la sua faccia piena di disprezzo mi dice senza parlare che gli stupidi ci sono ovunque...

Al che gli faccio notare che tante volte il vero problema è non parlare la stessa lingua...
magari loro stanno parlando dei caxxi loro e passa una ragazza e un pò di fastidio lo prova anche solo per il semplice fatto di non capire cosa stiano dicendo dando per scontato che stiano parlando di lei...

"Anche io provo fastidio", gli dico, "mentre i tuoi amici parlano nell'altro scompartimento...non so cosa dicono...se passassi davanti penserei che magari stan parlando di me...non è uno scherzo...pensaci".

E lui come già altre volte durante il viaggio si vede che pensa alle mie parole..e piu' delle altre volte realizza che questa è una piccola verità e annuisce convinto...

Ma voi senegalesi a Reggio avete un punto di ritrovo? un bar, una piazza? no?

Niente...una vita lavoro e famiglia...avevano una specie di moschea, ma non ricordo perchè al momento non c'era piu'. La loro speranza sono i figli...mandarli a scuola..in Italia...ma ancora sono piccoli...o ritornare con solide basi in Senegal...dove sempre speran di tornare.

Ma intanto si continua con la solita vita...su e giu' da Napoli e Roma per rifornirsi di merci e rinnovare visti e permessi...

Ci vorrebbe un consolato in Calabria vero? Ah...c'avevate provato? Addirittura un avvocato calabrese era andato in Senegal per sbrigare le pratiche ma poi non s'è fatto piu' nulla? Peccato...

Comunque...tra un pò arriviamo a Lamezia...eh si hai ragione...meglio che te le fai 'ste 4 ore di sonno prima di Napoli se no domani dormi in piedi...io intanto mi avvio nel corridoio...
Lamezia, stazione di Lamezia...da lì a Cosenza 60km di autostrada pensando e ripensando al surreale, ma significativo viaggio tra Reggio, Dakar e Cosenza via Tropea...quante cose s'imparano in treno...quante cose non si capiscono e si ignorano evitando di parlarsi...
...e chissà...se dopo questa esperienza...s'è sparsa la voce...e gli africani in treno avran meno paura dello strano tipo con la barba che guarda loro i panini...

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